L’introduzione della robotica sta creando non pochi problemi dal punto di vista sia etico, che giuridico, poiché normative eccessivamente rigide potrebbero soffocare l’innovazione e la mancanza di chiarezza giuridica lascerebbe tutti gli operatori nel buio.
La robotica: un settore da regolamentare
Si pensi, ad esempio, ai sistemi bionici umani, cioè ad una serie di tecnologie (che vanno da protesi bioniche a esoscheletri, alle protesi del corpo, alle interfacce cervello-computer) che consentono di ripristinare le funzioni corporee perse e alla fine superare diversi tipi di disabilità, la cui distribuzione, però, pone problemi più generali per quanto riguarda l’impatto sulle nozioni di natura umana, identità, normalità, disabilità, ed i corrispondenti effetti giuridici.
L’IoT: origini e criticità
L’avvento della robotica è da vedere in stretto collegamento con altre scienze estremamente importanti come la cibernetica. Come è noto l’aspetto della comunicazione fra uomini e macchine e tra macchine era già stato approfondito da un noto studioso, Norbert Wiener, che aveva creato una nuova scienza denominata “cibernetica” il cui obiettivo è proprio quello dello “studio scientifico del controllo e della comunicazione nell’animale (uomo) e nella macchina”.
Anche di questi temi si è parlato nel corso dell’evento “Evoluzioni e involuzioni del diritto applicato all’informatica” il primo evento targato D&L NET andato in onda su DIGEAT + lo scorso 11 febbraio.
L’Avv. Michele Iaselli interviene sulle pagine della Rubrica Digital&Law di Key4Biz.it per analizzare le questioni etiche e giuridiche della robotica e dell’IoT.
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