La nostra dimensione digitale è scandita dalla costante partecipazione online che permette di esprimere i nostri diritti fondamentali attraverso svariate modalità. Ma siamo certi che queste libertà non siano intrappolate all’interno del web, oggi sempre più simile ad un labirinto?
Il DPO Stefano Gazzella interviene sulle pagine della Rubrica Digital&Law di Key4Biz.it per riflettere sul concetto di libertà in rete e sull’autodeterminazione dell’Io, inconsapevolmente bloccato in delle prigioni informatiche.
Come un minotauro nel labirinto
I mondi digitali in cui viviamo e riversiamo la nostra quotidianità sono sempre più simili a dei labirinti, fatti di regole e policy modellate sul “Far Web”, che finiscono per farci sentire come dei minotauri 3.0, distorcendo il senso dell’autodeterminazione, del concetto di libertà e della percezione del sè.
Una libertà possibile attraverso l’educazione digitale
Il cittadino digitale può ancora imparare a gradare la propria partecipazione online, liberandosi dei labirinti: in questo senso, gioca un ruolo determinante una corretta educazione digitale, l’unica che può guidarci attraverso la piena autodeterminazione e il raggiungimento di una reale capacità di selezione, senza dover scegliere tra più modelli di diritti e libertà.
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Copertina: Ph. Marcello Moscara